lunedì 12 settembre 2016

Casorezzo

Domenica con una delle tapasciate più classiche della nostra zona: campi nel Roccolo, boschetti (pochi) e Villoresi. Tutto ospitato dalla bella struttura del campo di Casorezzo, con spogliatoi e docce, e un bel punto di ristoro.
I canisciolti, come spesso accade per le trasferte  più vicine, si ritrovano in più tranches: un po al ritrovo, e gli altri indipendenti direttamente sul posto. Per un grave errore di valutazione parcheggiamo subito, abbastanza distanti dalla partenza, quando in realtà si poteva parcheggiare vicinissimo.
Ritroviamo Alberto C. che riconferma la presenza di domenica scorsa; in foto presenti anche il Teo e Bomber, vecchi amici che vorremmo con noi altre volte. Assente ingiustificato Sergione, che dopo aver tampinato la società  tutta la settimana chiedendo quali corse in programma, non si presenta all’appuntamento.

Solo il presidente e Passirunner sul percorso dei 21 ….
Non è certo con i 10 km che si preparano le maratone;  e neppure sdraiati in piscina …..
Comunque la domenica scorre via tranquilla: piacevole la compagnia, abbastanza caldo afoso la corsa, soprattutto il secondo giro, per chi l’ha fatto.
Non molti i partecipanti, corsa ben presidiata, compresi i ristori, tutto da ragazzi giovani.

Noi siamo iNscritti  (di Niki)
Tutto parte all'insegna dell'organizzazione, in perfetto orario ci troviamo al baretto per dirigerci a Lecco.
La Caccia Car è al completo: io, il Pirata il Lungo e Walter1 (un mio amico del nuoto)
Il viaggio è tranquillo fino a Lecco, quando il lungo incomincia ad iNNervosirsi: per la strada, il parcheggio..... Vuole un caffè...
Il PennyMarket ci salva. Lasciamo l'auto e via al ritiro dei pettorali.
Per me e Walter1 è la prima partecipanti one  alla SciGaMatt (urban trail ad ostacoli), ma capiamo subito che è la corsa giusta per noi.
Ci cambiamo veloci e via alla navetta che ci porta a Lecco per la partenza. L'attesa è piacevole. Tutto organizzatissimo. 15:30 si parte i primi ostacoli rendono subito piacevole il percorso con idranti, muretti, tronchi, balle di fieno, container da scavalcare, container pieno d'acqua da oltrepassare, tutto bello e molto partecipato anche dal pubblico e da uno staff impeccabile.
Ma il momento duro quello dove davvero dici: "sfida accettata" ancora deve arrivare. La salita, I gradini, i ciottoli, lo sterrato, il carretto del letame, il fiume da risalire, la schiuma, la scivolata sui teli, che hanno lasciato il segno. Questi sono i veri ostacoli. Tutto davvero emozionante. Per non parlare dei ristori ce ne erano 1 ogni 500metri con birra e würstel, con un sacco di altra roba da mangiare e da bere.
Qui abbiamo fatto 3 giri e ci siamo divertiti a combattere con le salite scivolose e le reti d'acciaio per arrivare al traguardo.
Tutto questo organizzato dall'oratorio di Acquate, voglia di stare insieme, di divertirsi, di mettersi alla prova.
Che dire: meno male che mi sono iNscritto.
Complimenti allo staff, ottimi ristori, ottima organizzazione: deposito e ritiro borse, docce accettabili, buona qualità dei partecipanti

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